Con il
lievito madre viene preparato questo particolare
tipo di pane.
Pan Barbarà, tradotto significa pane impuro;
pane cioè tagliato con una particolare
farina. Veniva preparato con la farina di mais
oppure con la farina di segale (la ricetta che
presenteremo).
Delle sue origini si ha traccia già nel
1810, infatti dal "Registro della tassa del
pane" con funzione di calmiere sui prezzi
(Arch. Comunale di Biella), si riporta l'elenco
dei pani:
Pane vero fioretto detto biscotto Fs. 4.60
Pane detto Cobbie Fs 3.10
Pane Barbariato d'ugual parte fromento e segla
Fs. 2.10
Pane di meliga bianca e fromento Fs. 2.40
Pane di meliga bianca e segla Fs. 1.60
Il pane bianco di puro grano, se ne consumava
ben poco nel Biellese del tempo.
I vecchi e tranne pochissimi ricchi, lo compravano
quand'erano ammalati, o, quando, tornando da lontani
paesi, volevano portare un regaluccio ai bambini.
Si mangiava pane barbariato (di grano e segale),
ed un pane misto di granoturco e segale; ma "sovrattutto
polenta; il che forse prova come tanto più
buono facesse parere il pane di grano".
Così scrivono in una nota nel libro "L'an-cà
da fè, l'antica cucina biellese" (La
casa del fuoco) Tavo Burat e Giorgio Lozia, autori
e storici biellesi.
La farina di segale si può supporre venga
utilizzata in prevalenza per due motivi:
1° perché di costi decisamente inferiori
rispetto al grano.
2° perché la segale è un cereale
che può essere coltivato in condizioni
di temperatura più basse rispetto al grano,
quindi anche in montagna, e visto il territorio
biellese vicino o facente parte delle Alpi Pennine
è probabile che la segale fosse più
disponibile.
Questo pane è ottimo per accompagnare i
salumi oppure i formaggi d'alpeggio, in quanto
la segale scura è particolarmente idonea
e gradevole. Nel biellese si gusta con la Paletta
di Coggiola (PRESIDIO SLOW FOOD) la scapola del
maiale, speziata ed insaccata, da consumarsi preferibilmente
cotta; ed il formaggio Maccagno (PRESIDIO SLOW
FOOD) tipico biellese, fatto a latte crudo.